IL TOP DEL PODERE ROSA
Ottenuto dalla selezione delle uve della vigna vecchia del Podere Rosa dei fratelli Bergamaschi in Samboseto.
La sua terra d'origine per eccellenza è quella di San Secondo, più ancora nei dintorni di Pavarara, dove una volta scorreva il fiume Taro ed i campi hanno fondo sabbioso e ghiaioso: poche zolle, ma sapide di eccellente Fortana.
E' questo, certamente, il più antico e tradizionale tra i vini della pianura; un vino che ha tutti i requisiti per incontrare i gusti del moderno consumatore: è moderatamente alcolico, fresco e frizzante dal fruttato caratteristico, leggermente abboccato.
Insuperabile ed unico con i salumi nati sotto il suo stesso tetto, vale a dire la Spalla Cotta ed il Culatello.
Oltre che in quel di S.Secondo, la Fortana della bassa parmense cresce e vinifica bene in altre isole sicure: che sono le terre di Soragna, di Busseto, degli altri comuni occidentali della pianura, quelli per intenderci dalle antiche rocche, secolari come le calure estive e le grandi nebbie autunnali che le abbracciano da sempre.
La produzione di questo tipico vino parmense è purtroppo limitata ed insufficiente a soddisfare le richieste.
Fatto che lo rende ancora più prezioso e raro
(Tratto da PARMA, Vini & Luoghi - ideazione e realizzazione Gianni Mondelli)
Il Fortana del Taro ad Indicazione Geografica Tipica è un vitigno autoctono della Bassa Parmense, dove sembra venisse coltivato già dal 1400.
Agostino Gallo in un trattato del 1500 circa ne descrive le caratteristiche produttive ed organolettiche compatibili con l’arte culinaria della zona. Ancora nel 1600 è il TANARA ad occuparsi di una FORTANA che viene citata come la regina “delle uve negre per fare buon vino, sano, durevole e generoso”, proveniente dalle “più nobili plaghe viticole della Francia”.
È quindi logico pensare che questo vitigno che ha trovato nella Bassa Parmense il suo habitat naturale per un connubio di microclima e di terreno argilloso di medio impasto si sia via via moltiplicato fino a stabilirsi definitivamente in questa zona ricca di cultura culinaria ed enologica.
L’utilizzazione del nome FORTANA per molti autori potrebbe derivare dalla “forza” e vigoria del vitigno oltre che dalla sua naturale predisposizione a preferire terre forti ed argillose. Discreta produttività e pertanto un logico grado alcolico modesto, portano questo vino ad un perfetto matrimonio con i piatti tipici locali generalmente calorici e saporiti, quali salumi in genere, culatello ed in particolare spalla cotta di San Secondo. È ormai secolare la tradizionale FIERA SETTEMBRINA di SAN SECONDO della FORTANA e SPALLA COTTA.
Fortana del Taro "Podere Rosa 2004”
La Fortana del Taro "Podere Rosa 2004”, dei fratelli Bergamaschi riceve il suo più alto riconoscimento, ricevendo il premio “TOP HUNDRED 2005” come uno dei 100 VINI MIGLIORI D’ITALIA dai giornalisti Paolo Massobrio e Marco Gatti.